Aspettando… “Alla Ricerca dell’Arte Perduta”
Ci siamo, oggi pomeriggio, 7 giugno, a Palazzo D’Elia i ragazzi della 4 A e della 4 B della scuola primaria del plesso di Via Ruffano, concluderanno il progetto “Alla Ricerca dell’Arte Perduta”, che li ha tenuti impegnati nella seconda parte dell’anno (con tanto divertimento) nelle ore di post mensa, di tecnologia, un po’ di musica e un po’ di motoria.
L’ Arte Perduta di cui i ragazzi sono andati alla ricerca è stata, infatti, quella degli antichi mestieri manuali: si sono tutti cimentati con il ricamo, il punto croce, l’uncinetto, la maglia ai ferri, la cartapesta, l’intreccio di cestini, un po’ di giardinaggio e poi … il Valzer.
Dopo le difficoltà iniziali nell’usare tutte le dita contemporaneamente ed in maniera coordinata, i ragazzi si sono appassionati, soprattutto hanno capito che tale abilità non è scontata o innata, ma va acquisita ed esercitata.
Anche senza scomodare Rousseau, Montessori o Dewey, i ragazzi si sono semplicemente meravigliati di poter creare la bellezza con le proprie mani.
Tutto ciò per noi docenti non è un ritorno nostalgico ad attività che abbiamo visto svolgere dai nostri nonni o genitori, ma ha una valenza pedagogica importante: creare un manufatto con le proprie mani richiede pazienza, precisione, concentrazione, perseveranza, creatività, immaginazione, senso estetico e tanto altro. Favorisce lo sviluppo cognitivo e motorio in quanto i movimenti precisi e coordinati sviluppano la connessione tra gli emisferi cerebrali, migliorando le capacità cognitive come la concentrazione, la memoria. L’apprendimento, infatti, non è solo un processo intellettuale, ma un'esperienza che coinvolge la persona nella sua interezza, unendo il pensiero all'azione, la teoria alla pratica.